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Documenti, 7/2024, 01/04/2024, pag. 233

La modernità come processo di sconfinamenti

Hans Schelkshorn

«La teoria della modernità come processo di sconfinamento pluriforme… getta nuova luce sulle ambivalenze della modernità, aprendo nuove prospettive per le relazioni tra culture diverse all’interno della società globale». Di fronte alle critiche che provengono da diverse parti all’Occidente e all’Europa, nati dalla modernità, il saggio di Hans Schelkshorn, docente del Dipartimento di filosofia cristiana dell’Università di Vienna (Austria), affronta il tema delle ambivalenze della modernità, proponendo di essa una nuova teoria.

A differenza delle teorie della modernità dell’Illuminismo (Habermas) e della loro critica sotto forma di teorie del potere (Foucault, filosofie postcoloniali), la modernità viene descritta come un processo complesso di vari «sconfinamenti», che viene messo in moto dalla filosofia rinascimentale e dalle scoperte geografiche e scientifiche. Con diversi esiti positivi, tra cui la possibilità di riconoscerne le straordinarie conquiste razionali, dalla rivoluzione astronomica fino al concetto di stato costituzionale basato sui diritti umani, al tempo stesso sollevando il problema di dover re-introdurre, nella sua idea caratteristica di crescita infinita, un’autolimitazione dell’azione umana per il bene del pianeta.

 

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