A
Attualità
Attualità, 18/2020, 15/10/2020, pag. 556

S. Segoloni Ruta, Gesù, maschile singolare

Antonio Ballarò

L’autrice avanza l’idea che la ricomprensione del rapporto tra i sessi sia una questione sociale di livello globale, al pari di crisi come quella ecologica, la povertà o le migrazioni. Ricorre quindi intelligentemente all’enciclica di papa Francesco Laudato si’, estendendo al rapporto tra i sessi gli argomenti che il papa riserva al rapporto tra esseri umani e ambiente. A questo proposito, «la fede cristiana può essere una risorsa non solo per l’emancipazione femminile, ma anche per la ridefinizione dell’identità maschile» (15). Il percorso vorrebbe essere simile qui a quello collaudato per l’ebraicità di Gesù, sia pure senza «la stessa delicatezza» (20).

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2024-10

M. Ronconi, La tradizione

Una frattura che genera possibilità

Antonio Ballarò

L’autore, teologo e docente di religione, ha all’attivo varie pubblicazioni che si distinguono per la capacità di rivolgersi a destinatari diversi, sia accademici sia lettori non specialisti e più generalisti.

Attualità, 2024-10

J.J. Tamayo, Teologie del Sud

La decolonizzazione come nuovo paradigma

Antonio Ballarò

È da salutare con favore la pubblicazione del volume del teologo spagnolo Juan José Tamayo, che l’editrice Queriniana ha deciso di proporre al pubblico italiano alcuni anni dopo la prima uscita in castigliano.

Attualità, 2024-8

M. Roncalli, Giovanni XXIII e Paolo VI

Due vite intrecciate

Antonio Ballarò

I rapporti intercorsi tra Angelo Giuseppe Roncalli e Giovanni Battista Montini, i futuri papi Giovanni XXIII e Paolo VI, hanno attirato l’interesse degli osservatori e degli studiosi di teologia e storia della Chiesa per ragioni che attengono alle rispettive modalità d’incarnare il papato, complice il fatto che l’uno sia stato il successore dell’altro, ma soprattutto per il comune coinvolgimento nella cornice del concilio Vaticano II.